La Chiesa

La costruzione della Chiesa dell’Addolorata cominciò nel corso del XVII sec., allorquando uno dei più facoltosi bottegai del centralissimo mercato Sant’Antonio, quartiere ove a tutt’oggi sorge la Chiesa, decise di iniziare la costruzione di una chiesetta da dedicare al culto di Maria Addolorata e di annetterla alla già esistente Cappella della Pietà, struttura all’interno della quale vi era custodito un quadro della Madonna, tutt’oggi visibile sulla facciata del campanile, probabilmente un tempo usato per un momento di preghiera dei fedeli e dei reclusi nelle prigioni che ivi un tempo sorgevano. (foto 8)(foto 9)

Alla morte di costui, i beni, nonché il compito di ultimare la costruzione della Chiesa, furono lasciati al Canonico Don Giuseppe Ribis, o come conosciuto “Menza Missa”, considerato il suo peculiare uso di destinare la metà dell’obolo offerto dai fedeli durante le celebrazioni, alla costruzione della Chiesa.

La costruzione venne ultimata intorno all’anno 1700 e circa quarant’anni dopo venne edificato, nel 1744, dal Rev. Matteo Planis, facente parte del collegio dei fidecommissi, incaricati di portare a termine la realizzazione delle opere iniziate, il campanile annesso alla chiesa, di cui meritano particolar menzione, la nicchia che ospita il citato quadro dell’Addolorata sormontata da un cuore trafitto scolpito sulla pietra e la piccola cupola che sormonta il campanile stesso, unica in tutta la città, perché completamente rivestita da ceramiche policromatiche in maiolica. (foto 10)(foto 11)

La struttura della Chiesetta è molto semplice, ad una navata unica dalla quale vi si accede attraverso due ampi portoni situati uno in fondo e uno lateralmente e dal quale, peraltro, si affaccia sulla piazzetta antistante, il simulacro della Beata Vergine in occasione del Venerdì Santo. (foto 12) (foto 13)

Nell’abside è posta una mensa in pietra di recente realizzazione e alle spalle, un altare a muro realizzato completamente in marmo ove è alloggiato il tabernacolo; simili altari sono posti immediatamente sotto l’abside a destra e sinistra.(foto 14 15 16)

In fondo alla chiesa, al di sopra del portone di ingresso, si trova un organo ligneo a canne realizzato nei primi decenni del secolo scorso. (foto 17)

A decorare le pareti ed il tetto, vi sono stucchi di pregevole fattura, eseguiti dal palermitano Paolo Tiresi, sui disegni dell’ennese Francesco Ciotti, tra i quali spiccano la raffigurazione di un mezzo busto di Dio Padre benedicente che è posta in alto sull’abside sopra l’altare maggiore e la raffigurazione di due angeli collocati a chiusura del grande arco che delimita l’abside, e che reggono uno scudo coronato ove è iscritto lo Stabat Mater iuxta crucem Jesu.

Tre grandi pale raffiguranti rispettivamente la Pietà (sec. XIX), posto sull’altare maggiore, la Natività di Maria (sec XVIII) e La Devozione dei Servi di Maria Addolorata (datato 1921) entrambi sul lato destro, adornano le pareti della Chiesa; di minor dimensione, ma di ugual bellezza sono invece, i quadri raffiguranti i sette dolori di Maria posti tutt’intorno all’abside e in fondo alla chiesa, di ignoto autore e difficile datazione. Un affresco probabilmente ispirato da un’opera del Rembrant, invece campeggia sul tetto, raffigurante la Deposizione di Cristo. (foto 18)

Di pregevole fattura sono i tre lampadari in vetro colorato che adornano e illuminano l’interno della chiesetta.

In ultimo, sul lato sinistro e al di sopra di uno degli altari laterali, trova posto la nicchia formata da tante piccole tessere di mosaico azzurro ove è custodito il simulacro di Maria S.S. Addolorata.

Merita particolar menzione la piccola cappellina trovata sul finire degli anni ’80, in occasione di restauri, posta sotto l’abside. Di incerta provenienza, sui lati della stessa sono posti dei sedili in gesso con un grande foro sulla seduta, dove probabilmente in tempi non precisabili venivano posti i cadaveri, in posizione seduta, per la mummificazione; di fronte alla piccolo accesso alla stessa vi è invece un sepolcro in pietra ricoperto di ceramiche.

La confraternita con il passare degli anni ha inoltre, acquisito e realizzato ulteriori locali annessi alla Chiesa propedeutici alle attività e alle esigenze della stessa, tra i quali ben due sale espositive, ove in occasione della Settimana Santa o della Festa di Maria S.S. Addolorata vengono allestite mostre di artisti locali ed eventi connessi al periodo.

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