La Settimana Santa

I riti della Settimana Santa ad Enna, nel corso degli anni ’90 hanno assunto una dimensione, in quanto a popolarità in Italia e nel mondo che non avevano mai conosciuto sino ad allora; basti pensare che a tutt’oggi la Settimana Santa ad Enna vanta il titolo di evento più bello in Italia, fra i riti di Pasqua.

Una settimana intensa di eventi, ove le sedici confraternite sono tutte protagoniste di momenti di preghiera e devozione che sembrano far fermare il tempo e portano i fedeli a vivere, con grande coinvolgimento emotivo, i momenti più significativi della Passione di Cristo.

Poco prima dell’inizio della Settimana Santa, i confrati dell’Addolorata,
si ritrovano in Chiesa per partecipare agli esercizi spirituali che l’assistente ecclesiastico della Confraternita tiene, affrontando di anno in anno i più svariati temi evangelici e proponendo agli stessi spunti di riflessione sulla propria vita ed esperienza di fede, (foto 26) esercizi che si concludono la Domenica delle Palme con il cd. Precetto Pasquale, in occasione della messa solenne della Domenica delle Palme, che ufficialmente apre e segna l’inizio della Pasqua tra e dei confrati.
Il Mercoledì Santo, poco prima di mezzogiorno, la Confraternita vive uno dei momenti più intensi e importanti di tutte le attività ed eventi, allorquando partendo dalla propria Chiesa, accompagnata dalle marce funebri suonate dalla banda cittadina, sale in processione fino al Duomo di Enna, (Foto 27)  ove sull’altare maggiore è esposto solennemente il SS Sacramento; momento intimo e profondissimo di preghiera e vicinanza a Gesù Eucarestia, vivo e presente tra i confrati che si prostrano, per un’ura, in adorazione,attendendo che la successiva Confraternita arrivi in Duomo.

l Venerdì Santo, la tradizione vuole che la confraternita dell’Addolorata viva probabilmente il momento più importante di tutto l’anno; il simulacro della Vergine si affaccia sulla piccola piazzetta antistante alla Chiesa e fra due ali di fedeli lì riuniti,(Foto 28)
esce dalla propria Chiesa, portato a spalla dai confrati; in un clima di profonda commozione e pietà raggiunge in Duomo l’urna del Cristo morto che accompagnerà in una solenne processione fino al cimitero cittadino, luogo ove tutti i confrati delle confraternite, lì riuniti, ricevono la solenne benedizione con il reliquiario contenente la “Spina Santa”.

Al termine di quest’ultima, le confraternite e i simulacri fanno ritorno in Duomo prima, e nelle rispettive Chiese poi, chiudendo la giornata più intensa e sentita dal popolo ennese.

 

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